Dal 2 al 7 febbraio va in scena l'opera prima del drammaturgo e sceneggiatore inglese di origine greca Alexi Kaye Campbell. La regia dello spettacolo è di Luca Zingaretti, che è anche protagonista insieme con Valeria Milillo, Maurizio Lombardi e Alex Cendron.
Rappresentato per la prima volta nel 2010 al Royal Court Theatre di Londra, The Pride racconta due storie complementari e parallele, ambientate rispettivamente nel 1958 e nel 2008. Nella prima, Philip incontra Oliver, con il quale, sua moglie Sylvia sta preparando le illustrazioni di un libro per bambini. Fra i due uomini scatta qualcosa che è impossibile da affrontare esplicitamente. Il forte trasporto che sente per Oliver mette una volta per tutte Philip di fronte al proprio orientamento sessuale: la società del tempo però vede ancora l’omosessualità come una perversione e una malattia. Cosa sarebbe successo se Philip e Oliver si fossero incontrati mezzo secolo dopo?
Con la seconda storia, l’azione si sposta nel 2008: stanco delle continue infedeltà, il photo-reporter Philip lascia il suo compagno Oliver. Rimasto solo, Oliver annega nel whisky e in relazioni virtuali con improbabili partner, finché la compagnia di Sylvia, presentatagli da Philip, lo aiuta a contrastare la propria solitudine.
The Pride è un’indagine sull’uomo, sulla evoluzione della sua identità sociale e sessuale, negli anni ‘50 e ai nostri giorni. Un testo contemporaneo ed enigmatico, costruito con l’alternanza fra due storie distinte: in ognuna di esse, i tre personaggi principali che condividono gli stessi nomi e che, per volere dell’autore, devono essere interpretati dagli stessi attori, lottano per essere amati, per imparare ad amare e per conquistare una vita più felice. Nell’intersecarsi di queste due storie parallele, in cui vengono toccati temi universali come l’amore, la fedeltà, il destino, il perdono e la felicità, si evidenzia come il nostro passato influenzi inevitabilmente il presente.
“The Pride” è uno spettacolo che solleva interrogativi sulla vita contemporanea e sull'identità sessuale, senza però dare univoche risposte e lasciando allo spettatore la valutazione etica e sociale del comportamento degli altri. Lo spettacolo è in scena al Teatro della Corte dal martedì al sabato alle ore 20.30, giovedì ore 19.30, domenica ore 16.